IL CORRIERE DI CASERTA - Corriere Cultura e Spettacoli- sabato 1 giugno 2002
Tullio Pizzorno, "Di vista" al Ricciardi-
Il brano contenuto nel disco "Pappa di latte" è considerato uno dei migliori dell'ultima produzione della cantante di Cremona-

L'autore casertano di Mina musica l'opera "Autodiffamazione", in scena domani a Capua-

CAPUA- Una vita da mediano scarpinando in periferia su campi cotti dal sole, fin quando non ti scopre l'allenatore giusto e per te si aprono le porte della serie A. Con questa parabola calcistica potrebbe essere descritta la vicenda artistica di Tullio Pizzorno, musicista casertano, che domani è in scena al Teatro Ricciardi, firmando le musiche di "Autodiffamazione", l'opera di Peter Handke presentata nello spazio capuano dall'Associazione culturale "I guitti". La vita di Pizzorno cambia nel 1995, quando, come in tutte le favole che si rispettino, gli arriva una telefonata. Dall'altra parte c'è la signora Annamaria Mazzini, in arte semplicemente Mina, che gli chiede di collaborare con lei. Da quell'incontro nasce "Di vista" che Mina incide nell'album "Pappa di latte" e la successiva "Musica per lui", che finisce in "Cremona" dell'anno dopo. Eccola dunque la serie A della musica per Tullio, con Massimiliano Pani, che si dichiara "suo più grande estimatore". Neanche il tempo di riaversi da tale tourbillon di emozioni che gli arriva l'apprezzamento del suo idolo Gino Vannelli, che si complimenta per la sua musica dopo aver ascoltato una cassetta lasciata apposta per lui da Pizzorno al suo amico discografico Rinaldo Prandoni. E' il periodo in cui Tullio ottiene il riconoscimento di critici e giornalisti tra cui Pino D'Angiò, che messe da parte le sue velleità musicali, lo intervista diverse volte e manda in onda in anteprima su Raistereonotte le canzoni "La causa di tutto" e "Spàrati comunque spàrati", che allargano ancora di più il pubblico del casertano. Insomma, ormai è fatta e quel musicista che da bambino preferiva giocare con strumenti musicali, e all'età di un anno e mezzo suonava i motivetti delle pubblicità del "Carosello" con la tromba giocattolo delle caramelle Sperlari ha raggiunto il suo sogno. Ora i "giocattoli" che da piccolo preferiva: l'organo, la batteria, le varie fisarmoniche e le chitarre fanno parte della sua vita di autore apprezzata dai grandi. Una vita voluta fortissimamente da Pizzorno, che dopo il diploma di Maturità Classica al Liceo Giannone, si iscrive alla Siae cominciando ad assimilare, assieme al suo idolo giovanilista Lucio Battisti, le musiche di gruppi come Queen, Police, e King Crimson, con i quali scopre la magia dei tempi dispari, arricchendo il proprio bagaglio ritmico. I mille concerti in giro per scantinati e chiunque volesse far sentire le sue canzoni, la scoperta della tecnologia, i primi timidi tentativi di scrittura di colonne sonore per films, sono la palestra di maturazione (incide 80 musicassette e circa 1000 canzoni) che lo portano alla Rti (dove un giorno incontra il suo mito Battisti), all'incontro con Mina e a tutto quello che è venuto dopo. "Un dubbio" è il titolo del suo lavoro discografico. Tullio non si esibisce dalle nostre parti dallo scorso anno, quando fu ospite di "Caserta on stage", l'evento voluto da Nunzio Areni, in cui ha fatto da chioccia alle giovani generazioni di musicisti casertani. Domani il ritorno in musica, in quel di Capua, ovviamente da non perdere, anche perché l'ingresso è gratuito.