Il padrone
del pianoforte
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Io scrivo una canzone, tu vai in fibrillazione E' un po' la solita storia che tu credi dedicata a te In fondo hai un po' ragione, sì, c'è sempre un po' di noi Ma soprattutto c'è la storia di chi non sa cosa vuoi Perché in fondo so poco di te e anche tu quasi niente di me Perciò cosa vuoi dire, che già mi ami da morire Se siedo qui a suonare io suono solamente per te Se fosse un'impressione, sì ? Lo sai, non c'è ragione Sentire un'emozione e non capire cos'è... Come se mi ispirassi un po' a te decidendolo senza un perché Ma sono il padrone del pianoforte E canto per la mia allegria che viene e va Non è per dire per forza amore o per comunicare insieme a te Che hai gli occhi languidi e non sai perché tieni la testa fra le mani E sotto ai gomiti riflessa sul nero lucido del piano qui davanti a me Che sono il padrone del pianoforte Alla prima occasione in mezzo agli altri già so che Tu lascerai capire che io sono parte di te E chiederai attenzione come per presentare Dirai "Questa canzone lui l'ha scritta per me" Mentre io non capisco qual è, l'una o l'altra è lo stesso perché Io sono il padrone del pianoforte e canto solo un'allegria che viene e va Non è per dire per forza amore e a volte è per fuggire una realtà Oppure ridere di te e di me insieme per combinazione O forse solo per cantare soltanto quanto dura una canzone |
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